LE NOTTI DI SALEM -
Titolo originale: Salem's Lot
Prima edizione americana: Doubleday 1975
Prima edizione italiana: Sonzogno 1977
Traduzione: Carlo Brera
Nuova edizione: Sperling & Kupfer 2007
Traduzione: Tullio Dobner
*
- GENESI LETTERARIA -
"E'
una lettura avvincente e potrebbe essere un best-seller. C'è solo un
problema: sarai etichettato come scrittore di romanzi dell'orrore."

"Mi definiscano come vogliono,
basta che gli assegni vadano all'incasso."
Fu la risposta che segnò il destino letterario del Re dell'Horror.
basta che gli assegni vadano all'incasso."
Fu la risposta che segnò il destino letterario del Re dell'Horror.
Il libro uscì nel 1975 col titolo di Salem's Lot, dal momento che "La seconda venuta" sembrava alla moglie Tabitha il titolo di un manuale di sessuologia, e invece Jerusalem's Lot suonava alla casa editrice più come un testo a carattere religioso.
L'idea del romanzo gli venne durante una cena con la moglie e il suo amico d'infanzia Chris Chesley.
I tre stavano discutendo di cosa farebbe Dracula se ritornasse ai
giorni nostri. Tra le varie ipotesi, Chesley immaginò che il vampiro si
sarebbe insediato in una piccola cittadina del Maine, anzichè in una
grande metropoli.
King andrà a focalizzarsi non su Barlow, il vampiro, bensì sulla città di Salem e i suoi abitanti, lo inquieteranno di più i momenti di luce della giornata in cui le strade sono deserte. Il titolo stesso del libro ci dice chi è la vera protagonista: Jerusalem's Lot, il cui nome trae origine da quello della scrofa di un contadino, Charles Belknap Tanner. L'animale fuggì nei boschi e s'inselvatichì, e Tanner era solito gridare ai bimbi curiosi di stare alla larga dal bosco di Jerusalem ("wood lot").
Il proposito iniziale del Re era di lasciare che tutti sopravvivessero, ma ha prevalso una visione più pessimista, dove la superstizione vince sulla razionalità, nonostante un contesto in cui domina la tecnologia moderna.
Stephen King iniziò Le notti di Salem nel 1972, in un periodo difficile della sua vita familiare; lo scrisse in quella autentica fornace del suo caravan, mentre Tabitha cercava di decidere quali bollette andavano pagate subito e quali potevano aspettare. Combattere i vampiri era per King un modo per evadere. Gli sembravano più benigni dei creditori che lo perseguitavano.
Nella nuova versione del 2007 tradotta da Dobner sono stati allegati al romanzo due racconti della raccolta A volte ritornano collegati ai vampiri di Salem: Jerusalem's Lot (antefatto ambientato nel XIX secolo) e Il bicchiere della staffa.
Inoltre, in appendice all'edizione troviamo pubblicate alcune scene eliminate dalla prima bozza iniziale; tra le differenze più significative:
Special thanks to Bev Vincent

"Il mio romanzo ha un'intenzionale somiglianza con Dracula" - scrive King nell'introduzione -
"e dopo un po' mi accorsi che quello che stavo facendo era giocare
un'interessante partita a squash letterario: Le notti di Salem era la
palla e Dracula il muro contro cui la rimandavo."
King andrà a focalizzarsi non su Barlow, il vampiro, bensì sulla città di Salem e i suoi abitanti, lo inquieteranno di più i momenti di luce della giornata in cui le strade sono deserte. Il titolo stesso del libro ci dice chi è la vera protagonista: Jerusalem's Lot, il cui nome trae origine da quello della scrofa di un contadino, Charles Belknap Tanner. L'animale fuggì nei boschi e s'inselvatichì, e Tanner era solito gridare ai bimbi curiosi di stare alla larga dal bosco di Jerusalem ("wood lot").
Il proposito iniziale del Re era di lasciare che tutti sopravvivessero, ma ha prevalso una visione più pessimista, dove la superstizione vince sulla razionalità, nonostante un contesto in cui domina la tecnologia moderna.
Stephen King iniziò Le notti di Salem nel 1972, in un periodo difficile della sua vita familiare; lo scrisse in quella autentica fornace del suo caravan, mentre Tabitha cercava di decidere quali bollette andavano pagate subito e quali potevano aspettare. Combattere i vampiri era per King un modo per evadere. Gli sembravano più benigni dei creditori che lo perseguitavano.
Contenuti extra
Nella nuova versione del 2007 tradotta da Dobner sono stati allegati al romanzo due racconti della raccolta A volte ritornano collegati ai vampiri di Salem: Jerusalem's Lot (antefatto ambientato nel XIX secolo) e Il bicchiere della staffa.

- Kurt Barlow si chiamava inizialmente Sarlinov
- Callahan veniva decapitato
- Jimmy Cody veniva assalito dai topi
- Barlow moriva evaporando al sole
La Citazione
" La città si disinteressa del lavoro
del diavolo come si disinteressa di quello
di Dio e di quello dell'uomo.
" La città si disinteressa del lavoro
del diavolo come si disinteressa di quello
di Dio e di quello dell'uomo.
Conosce il buio. E il buio è sufficiente. "
Special thanks to Bev Vincent
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