IN LIBRERIA CON ADELPHI LA FIABA DI HANSEL & GRETEL NARRATA DA KING CON LE ILLUSTRAZIONI DI MAURICE SENDAK

2 novembre 2025

Stephen King ha collegato la storia di Hansel e Gretel al suo universo letterario

2 novembre 2025

"In un certo senso, è quasi tutta la vita che scrivo di bambini come Hansel e Gretel" dice Stephen King nell'introduzione all'edizione della fiaba dei fratelli Grimm edita in Italia da Adelphi dal 31 ottobre, accompagnata dalle illustrazioni di Maurice Sendak.


Non poteva esserci, dunque, storia più adatta da far reinterpretare proprio a Stephen King, che per l'occasione si è basato principalmente sulle scene disegnate da Sendak per un'opera teatrale degli anni '90. 




Proprio con Sendak (scrittore e illustratore scomparso nel 2012) King ha un legame speciale, come riporta nell'introduzione: non si contano le storie di Sendak che Stephen e la moglie Tabitha hanno raccontato ai loro figli quando erano piccoli; ricordando anche i famosi versi di Sendak citati nel romanzo Rose Madder ("Sono veramente Rosie / e sono Rosie Vera") dove una donna maltrattata dal marito deve trovare la forza di uscire dall'incubo, proprio come hanno fatto Hansel e Gretel, attingendo a tutte le proprie risorse.


Quello dell'infanzia costretta ad affrontare - e sconfiggere - gli orrori compiuti dagli adulti è, appunto, uno dei grandi temi fondanti delle opere di King: dai bambini con poteri speciali (Carrie White, Danny Torrance, Charlie McGee...) fino ai ragazzini catapultati in avventure di altri mondi (come i protagonisti de Il Talismano e il recente Fairy Tale), passando per il gruppo per antonomasia del Club dei Perdenti di IT.



Ed è un orrore freddo e cieco quello che si abbatte su Hansel e Gretel, abbandonati nel bosco dal padre e dalla matrigna, che ha suggerito cinicamente al marito fabbricante di scope di sbarazzarsi dei piccoli per affrontare la carestia che li ha colpiti, avendo così due bocche in meno da sfamare.

Il presupposto abominevole di questa antica fiaba basta da solo a renderla una storia agghiacciante, senza che King debba ricamarci troppo su...

Il Re lascia la storia sostanzialmente identica - come giusto che sia - dando attenzione in particolare alle doti della figura di Gretel, decisiva nel liberarsi della Strega, e acuta nella fuga dalla casa di pan di zucchero in cui i fratelli si erano imbattuti vagando sperduti nella foresta in cerca della via per tornare a casa.

"Lasciamo questo posto orribile". disse Hansel "Dalla finestra sul retro ho visto un grande sentiero che attraversa il bosco. Proviamo a seguirlo". Gretel rispose: "Buona idea, ma portiamo con noi un po' di cibo; siamo nel cuore della foresta".
"Sei sempre stata più intelligente di me". disse Hansel, dandole un bacio sulla guancia.
"Spero che te lo ricorderai". disse Gretel sorridendo. "I maschi pensano ai tesori, ma le femmine pensano alle cose che contano davvero".

Ma Stephen King aggiunge un dettaglio, facendo qualcosa che non stupirà i Fedeli Lettori che lo conoscono bene: ha fatto in modo che questa fiaba senza tempo si colleghi alla perfezione al proprio multiverso letterario...


⛔ SPOILER ⛔


...la Strega che attira con l'inganno Hansel e Gretel nella casa di pan di zucchero - al solo fine di mangiarseli - altri non è infatti che Rhea del Coos, la strega incontrata ne La Sfera del Buio, quarto volume della saga della Torre Nera...

Se sfilate la sovraccoperta al volume, scoprirete le sembianze che Maurice Sendak aveva dato alla megera.

Lunghi giorni e piacevoli notti,

Maurizio



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